L’indagine, iniziata dopo le dimissioni di Moro (ministro della Giustizia) ad Aprile, aveva stabilito che il presidente Bolsonaro avrebbe dovuto dichiarare oralmente le proprie ragioni. Tuttavia, gli avvocati dello stato del Brasile (AGU) hanno presentato mercoledì 16 settembre un appello alla Corte Suprema per impedire quanto deciso. Il giudice de Mello, a cui è stato affidato il caso, sostiene che solo vittime e testimoni possono rilasciare dichiarazioni scritte, ma l’ AGU ha affermato che la prerogativa di rispondere per iscritto era già stata concessa due volte ad un ex presidente.
Il Governo si appella alla Corte Suprema per permettere a Bolsonaro di testimoniare per iscritto
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