Il miliardario Ren Zhiqiang era scomparso a marzo dopo aver criticato Xi Jinping (presidente della Repubblica popolare cinese), per la gestione della pandemia, definendolo: “non un imperatore in piedi che mostrava i suoi ‘vestiti nuovi’, ma un clown spogliato nudo che insisteva per continuare a essere imperatore”. Successivamente è stato accusato di corruzione: martedì 22 settembre 2020 il tribunale di Pechino lo ha dichiarato colpevole di molteplici accuse e condannato a 18 anni di carcere con $ 620.000 di multa. Il sistema giudiziario cinese ha un tasso di condanne al 99% circa e, secondo gli osservatori legali, le accuse di corruzione sono utilizzate per dare un messaggio a chi è in contrasto con la leadership.
Condannato a 18 anni per aver definito Xi Jinping un clown
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