Alla COP14 (conferenza delle nazioni unite per la lotta alla desertificazione) in Egitto, i governi hanno avviato il processo di negoziazione degli obiettivi di biodiversità per il prossimo decennio, poiché nell’ultimo, il mondo non ne ha raggiunto alcuno tra quelli concordati ad Aichi nel 2010.
Secondo dati IPBES (piattaforma intergovernativa di politica scientifica sulla biodiversità), infatti, circa il 25% delle specie animali e vegetali è minacciato dall’estinzione, mentre il 66% della superficie oceanica subisce l’impatto delle attività antropiche.
Mercoledì 30 settembre 2020, in qualità di paese ospitante della COP15, Xi Jinping (Segretario generale del Partito Comunista Cinese) conferma ai leader mondiali che la Cina è pronta a condividere la sua esperienza di protezione della biodiversità e che l’obiettivo è cercare la modernizzazione in armonia con la natura.
COP14: i grandi del mondo cercano un accordo per salvare il pianeta (ancora una volta)
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