L’1 settembre 2020 unità navali libiche del generale Haftar hanno sequestrato, a 36 miglia al largo delle coste della Cirenaica, due imbarcazioni della flotta peschereccia di Mazara del Vallo e tratto in arresto i rispettivi equipaggi. Altri due pescherecci italiani erano presenti in zona ma sono riusciti a fuggire. Il sindaco di Mazara del Vallo, ha affermato che i ragazzi sono trattati dignitosamente e che sono in stato di fermo nella palazzina militare di El Kuefia, a 15 chilometri da Bengasi.
Da ieri l’aula consiliare di Mazara del Vallo è occupata in modo permanente dai familiari dei pescatori, che per 13 giorni hanno protestato a Roma per chiedere il rilascio immediato dei 18. Si parla di sconfinamento delle acque internazionali. Il Consiglio comunale costituirà un presidio di presenza, sarà il megafono di una voce che non si vuole spegnere.