Il reato di stupro in Bangladesh potrà essere punito anche con la pena di morte. Lo stabilisce il decreto che modifica la pena massima per questo tipo di reato, l’ergastolo, annunciato dopo la forte ondata di proteste nel Paese per una serie di aggressioni sessuali. La decisione è stata approvata dal primo ministro Sheikh Hasina, sotto la pressione dei membri del suo stesso partito ed entrerà in vigore domani come indicato dal ministro della Giustizia Anisul Huq. Negli ultimi giorni le proteste si sono intensificate a Dhaka e in altre città per chiedere “la fine dell’impunità”, a causa di un video virale di alcuni uomini che dopo essersi spogliati, hanno aggredito una donna. Gli attivisti per i diritti delle donne del paese infatti, ritengono che solo una piccola percentuale delle vittime di stupro ottiene giustizia.
In Bangladesh è in vigore la pena di morte nonostante le critiche dei gruppi per i diritti umani: dal 2013, 23 persone sono state impiccate e sono oltre 1.700 quelle in attesa dell’esecuzione, secondo quanto riferisce un gruppo di attivisti locali.