La violenza continua nella regione del Nagorno-Karabakh, dove un missile ha ucciso 12 civili e lasciato 40 feriti in Azerbaigian. Il conflitto tra azeri e separatisti armeni nel Caucaso meridionale, si è evoluto questa notte alle 3, nel bombardamento che ha colpito la zona residenziale a Gandja, la seconda città più grande del Paese. Il presidente azero Ilham Aliev ha promesso al Paese di “vendicare” questi civili, accusando il proprio nemico separatista armeno, di aver sparato alle aree popolate in modo codardo.
L’accordo di tregua umanitaria, firmato da una settimana e negoziato con la mediazione di Mosca, nella pratica non è mai stato attuato, testimoniando l’impotenza della comunità nazionale.