Cinque paesi europei tramite un comunicato politico sono intervenuti per criticare la scelta del governo israeliano di autorizzare la costruzione di 4.900 unità abitative in Cisgiordania, ancora occupata e ancora teatro di scontri fra israeliani e palestinesi.
I portavoce dei Ministeri degli Esteri dei 5 paesi (Italia, Spagna, Francia, Germania e Gran Bretagna) hanno scritto che “siamo profondamente preoccupati per la decisione presa dalle autorità israeliane di far avanzare più di 4.900 unità di costruzione di insediamenti nella Cisgiordania occupata. L’espansione degli insediamenti viola il diritto internazionale e mette ulteriormente a repentaglio la fattibilità di una soluzione a due Stati per portare una pace giusta e duratura al conflitto israelo-palestinese”. Secondo l’Ong “Peace Now” sarebbero 12 mila le abitazioni autorizzate da Israele nel solo 2020 stabilendo un record da quando nel 2012 l’Ong ha iniziato il conteggio.