Il 15% dei decessi attribuibile a fattori ambientali, 730 tonnellate di plastica riversate in mare ogni anno, gran parte della biodiversità a rischio e il clima della regione che si sta surriscaldando il 20% più velocemente rispetto alla media globale. È la fotografia dello stato del bacino del Mediterraneo nel “Rapporto sullo stato dell’ambiente e dello sviluppo nel Mediterraneo” prodotto dall’Unep, l’agenzia per l’ambiente delle Nazioni Unite. Secondo il rapporto, se non si interverrà al più presto, l’intera regione del Mediterraneo subirà “danni irreversibili”. A preoccupare è soprattutto la possibile perdita della biodiversità caratteristica del mare Mediterraneo, dove i cambiamenti climatici hanno portato negli ultimi anni “mille specie esotiche che minacciano la sopravvivenza di quelle locali”.
Ambiente, rapporto Onu: il mare Mediterraneo è al punto di non ritorno
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