La violenza in Nigeria continua: 56 persone sono morte dall’inizio delle proteste #EndSARS. Lo afferma Amnesty International (associazione per i diritti umani), aggiungendo che nella sola giornata di martedì sono state tolte 38 vite. Giovedì, sono esplosi degli spari a Lagos, dopo che un incendio è stato appiccato nella prigione della città. La polizia ha dichiarato che le fiamme sarebbero state appiccate da qualcuno all’interno.
Nei giorni scorsi, il presidente Muhammadu Buhari aveva chiesto in una dichiarazione firmata dal suo consigliere “comprensione e calma”, senza menzionare gli attacchi subiti dai manifestanti. Ieri sera però, in televisione, ha invitato a sospendere le proteste e coinvolgere il governo nella ricerca di soluzioni.
Le proteste sono dovute al trattamento rivolto ai civili da parte della “Sars” (Squadra speciale anti-rapina della polizia), che si è sciolta dopo l’inizio delle manifestazioni. Le accuse ricevute riguardano estorsione, tortura ed omicidio.