Al referendum cileno di domenica il 78,2% degli elettori ha scelto di volere una nuova Costituzione, sostituendo così quella ereditata dal dittatore Alfonso Pinochet. Il Sì della maggioranza ha anche deciso che la scrittura della nuova Carta costituzionale spetterà ad una Commissione composta da 155 cittadini. Questi ultimi saranno eletti a tale scopo l’11 aprile 2021 e avranno un anno di tempo per redigerla. Nel 2022 sarà sottoposta ad un nuovo referendum.
Il Cile conquista così, un anno dopo l’avvio di una profonda protesta sociale tuttora in corso, il risultato tanto atteso. La costituzione attuale proibisce lo sciopero ai lavoratori pubblici, è basata sul neoliberismo e non è garante per i cittadini. Per questo si parla del referendum di domenica come una svolta storica per la politica cilena.