Nel 2019 le principali 50 banche globali hanno investito 2.600 miliardi di dollari nei settori che causano più perdita di biodiversità e distruzione di ecosistemi. E’ il risultato dello studio “Bankrolling extinction” pubblicato oggi da Portfolio Earth (iniziativa che riunisce esperti di vari settori, con l’obiettivo di analizzare il ruolo delle operazioni finanziarie nel degrado della natura). In media, ciascuna delle 50 banche, è stata collegata a finanziamenti con un rischio di perdita della biodiversità di 52 miliardi di dollari. L‘Italia con due banche, Intesa Sanpaolo e Unicredit, ha speso in totale 56.222 milioni di dollari nel 2019.
Con un tasso di eliminazione delle specie fino a 10.000 volte superiore di quello naturale, Bankrolling Extinction vuole mostrare il ruolo chiave delle banche nel finanziare la perdita della biodiversità. Il rapporto pretende che le banche rivelino e riducano il loro impatto sulla natura e finiscano di finanziare la distruzione degli ecosistemi.