Lo stabilimento napoletano della Whirlpool da questa mattina è chiuso, e nelle intenzioni della multinazionale statunitense non riaprirà più. I 340 lavoratori hanno conosciuto la decisione solo ieri, avvisati via sms dall’azienda, ed immediatamente hanno organizzato la protesta, con un corteo nelle strade di Napoli e poi passando la notte all’interno della fabbrica.
La decisione della Whirlpool era già stata annunciata a luglio, ma fino all’ultimo si era sperato in una marcia indietro. Il governo italiano ha cercato un accordo proponendo forme di sostegno economico all’azienda in cambio del mantenimento della sede, ma l’azienda ha rifiutato. Secondo i sindacati la multinazionale intende delocalizzare la produzione in India. Appena due anni fa l’azienda aveva raggiunto un accordo con il governo italiano, ricevendo anche sovvenzioni, per rilanciare lo stabilimento con un piano triennale di investimenti, ora arriva la marcia indietro.