I nuovi casi aumentano, ma le forti limitazioni imposte dalla maggior parte dei Paesi europei (Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi e Spagna), stanno suscitando resistenza da parte di moltissimi cittadini. Oltre a libertari e teorici cospirazionisti, anche imprenditori e lavoratori indipendenti sono scesi in piazza in nome del proprio futuro. Le proteste suggeriscono una crescente insoddisfazione per le risposte dei governi alla pandemia con la consapevolezza del fatto che quest’ultima durerà ancora per qualche tempo…
In Italia non c’è Regione in cui non ci sia stata un manifestazione contro le ultime misure di chiusura. Germania e Francia si sono allarmate per le conseguenze economiche che potrebbero subire se la situazione non dovesse cambiare. Sabato in Spagna, dopo il coprifuoco notturno a livello nazionale e la chiusura tra regioni, la rabbia si è riversata nelle strade per la seconda notte consecutiva. Trentadue persone sono state arrestate e 12 ferite a Madrid, dopo una protesta notturna, conclusa alle 6 del mattino. Nel fine settimana le proteste sono scoppiate anche a Barcellona, Malaga, Vitoria, Valencia, Santander e Burgos.