Dopo l’annuncio di aver sviluppato un vaccino contro coronavirus efficace al 90%, l’amministratore delegato della multinazionale americana Pfizer, Albert Bourla, ha venduto le sue azioni dell’azienda per 5,6 milioni di dollari. Bouria ha venduto 132.508 azioni a 41,94 dollari per azione, pari al 62% della sua partecipazione in Pfizer, sfruttando il picco di valore generato dall’entusiasmo delle borse per il possibile vaccino anti-Covid, che in poche ore ha fatto fare un balzo alle azioni della società che guida, rispetto al valore antecedente all’annuncio che era di 36,40 $. La vendita di azioni è stata regolarmente registrata presso la Us Securities and Exchange Commission (l’agenzia americana che supervisiona le operazioni di borsa).
Ovvio l’imbarazzo dell’azienda, la quale si è limitata a dichiarare che “la vendita delle azioni faceva parte della pianificazione finanziaria personale del dottor Bourla”. La Pfizer, lavorando insieme all’azienda tedesca BioNTech, ha investito 2 miliardi di dollari nello sviluppo del vaccino. Secondo la società d’investimenti Morgan Stanley il vaccino, se si dimostrerà realmente efficace arrivando ad essere messo in commercio, potrebbe generare un utile di 13 miliardi solo nel primo anno di vendita.