Gli scienziati della Northeastern University hanno progettato una serie di stoviglie “verdi” a base di rifiuti di canna da zucchero e bambù, che potrebbero essere utilizzate in alternativa a quelle di plastica usa e getta. A differenza della plastica, che necessita anche di 450 anni per degradarsi, questo materiale non tossico ed ecologico richiede solo 60 giorni. Inoltre, il suo processo di produzione emette il 97% in meno di CO2 rispetto a quello delle stoviglie di plastica e il 65% in meno di quello per carta e plastica biodegradabile.
Il prossimo passo per il team è quello di rendere il processo di produzione più efficiente dal punto di vista energetico, riducendone il costo. Anche se il prezzo del nuovo materiale (€ 2 / tonnellata) è due volte inferiore a quello della plastica biodegradabile (€ 4 / t), la plastica tradizionale è ancora leggermente più economica (€ 1,84 / t).