Il partito democratico e il suo candidato presidente, il neoeletto Joe Biden, sono stati sostenuti da numerosi colossi farmaceutici che hanno elargito importanti somme di denaro per la sua campagna elettorale (il più finanziato con 6,324 milioni di dollari). A distanza arriva Donald Trump il quale tra i giganti del settore ha raccolto 1,590 milioni di dollari. Lo evidenzia Open Secrets, gruppo di ricerca non profit che monitora le attività di lobby sulla politica Usa.
Tra chi ha maggiormente puntato su Biden c’è l’americana Pfizer, che ha dato al partito democratico 2.226.557 dollari. Ai democratici anche i 1.232.088 dollari di Johnson & Johnson ed i 546.651 dollari di Masimo Corp. Merck & Co inoltre, che avrebbe legami con il marito di Kamala Harris (loro rappresentante legale per conto di Dla Piper), ha destinato al partito il 57,8% del milione di dollari complessivamente utilizzato per finanziare i candidati alle elezioni americane. Anche AstraZeneca PLC, Abbott, DE Shaw Research, Roche, Sanofi e GlaxoSmithKline hanno supportato Biden.
Solo tre, tra i Big Pharma, hanno indirizzato la maggior parte della somma destinata a finanziare i candidati a Donald Trump: Amgen, Eli Lilly e Boston Scientific. Dal 2000 in poi le aziende di settore sono sempre più impegnate a livello politico. È la prima volta, però, che ai democratici viene destinata una somma superiore a quella dei repubblicani (solo nel 2008 i finanziamenti destinati al partito dell’asinello superarono quelli a supporto degli elefantini).