Il rallentamento industriale dovuto alla pandemia Covid-19 non ha frenato i livelli record di gas serra secondo l’Organizzazione meteorologica mondiale (WMO). Il blocco ha ridotto le emissioni di molti agenti inquinanti come l‘anidride carbonica (CO₂). Tuttavia, qualsiasi impatto sulle concentrazioni di CO₂ non è stato maggiore di quello causato dalle normali variabilità naturali nel ciclo del carbonio (ad esempio la vegetazione).
Come sostenuto dal professor Petteri Taalas del WMO, la soglia globale di 400 parti per milione è stata superata nel 2015 e solo 4 anni dopo anche quella dei 410 ppm. L’aumento è continuato durante il 2020. Una tale velocità nel tasso di crescita non si era mai vista nella storia dell’uomo. L’ultima volta che la Terra ha sperimentato una concentrazione di CO₂ comparabile, è stata 3-5 milioni di anni fa. La temperatura era di 2-3°C più calda e il livello del mare di 10-20 metri più alto di adesso. Va specificato però, che a quei tempi la Terra non aveva 7,7 miliardi di abitanti.