L’1% delle aziende agricole controlla il 70% dei terreni fertili, sistematicamente sottratti ai piccoli proprietari. Lo afferma un nuovo studio condotto dall’International Land Coalition, da Oxfam e da Inequality Lab che ha considerato vari parametri tra cui la qualità dei terreni, il loro valore e il numero di persone lasciate senza terra. Nel mondo, circa l’85% delle aziende agricole sono di proprietà familiare o vengono gestite da piccoli agricoltori. Tuttavia, a queste aziende, appartiene solo una piccolissima parte della terra coltivabile e della produzione commerciale di alimenti vegetali.
L’indagine ha permesso di accertare che la mancanza di terra per gli abitanti è minore in Cina e in Vietnam. È maggiore, invece, in America Latina, dove il 50% più povero delle persone possiede solo l’1% dei campi coltivabili. In particolare, la potenza cinese è una delle protagoniste del land grabbing (accaparramento di terra), soprattutto in Africa, dove, secondo la World Bank (agenzia che combatte la povertà), almeno 46 milioni di ettari di terra sono controllati anche da Usa, Emirati Arabi e Gran Bretagna.