Il conflitto nello Yemen si è intensificato quest’anno ed ha causato circa 233.000 morti, di cui 131.000 per cause indirette (fame, igiene…). Lo ha dichiarato l’OCHA (ufficio Onu per gli affari umanitari) durante la sua ultima panoramica globale.
Il mese scorso il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha avvertito che nello Yemen c’era il pericolo di un imminente carestia. Per questo motivo, l’OCHA martedì, ha lanciato un appello umanitario, chiedendo 35 miliardi di dollari per il Paese. Inoltre, l’inviato speciale, Martin Griffiths, ha mediato tra le parti in guerra, chiedendo loro di “prendere una decisione finale” per attuare un cessate il fuoco a livello nazionale. Verranno adottate misure specifiche per migliorare la vita degli yemeniti e la ripresa del processo politico per raggiungere una pace duratura.
La complessa guerra civile dello Yemen è iniziata nel 2015, portando al collasso una popolazione già impoverita. Nel 2020 la violenza si è intensificata e le difficoltà si sono aggravate: piogge torrenziali, crisi del carburante, Covid-19 e infestazioni di locuste che hanno causato danni e perdite per oltre 222.000 dollari tra colture, animali e bestiame.