In Africa si muore più di malaria che di SARS-CoV-2. Lancia l’allarme l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nel suo ultimo rapporto World malaria report. In particolare ha sottolineato che la crisi sanitaria causata dalla pandemia da Covid-19, ha aggravato le difficoltà di fronte alla malattia (prima in calo). Il rapporto rileva, ad esempio, che un‘interruzione del 10% nell’accesso a cure antimalariche efficaci, nell’Africa subsahariana, potrebbe portare a 19.000 decessi aggiuntivi. Una sospensione del 25% e del 50% potrebbe provocarne rispettivamente altri 46.000 e 100.000. Solo nel 2019 la malaria ha provocato 409.000 decessi in tutto il mondo (di cui il 67% bambini con meno di 5 anni), principalmente in Africa.
La malaria umana è una malattia causata da protozoi parassiti, trasmessi all’uomo da zanzare femmine infette, del genere Anopheles. Attualmente risulta diffusa principalmente in zone tropicali e subtropicali. L’Oms la definisce come una malattia seria, ma prevenibile e curabile se diagnosticata tempestivamente e trattata con farmaci adeguati.