venerdì 22 Novembre 2024

Lavoratori della moda, sull’orlo della povertà a causa della pandemia

La pandemia, tra i vari settori colpiti, ha messo in ginocchio anche quello dell’abbigliamento. Non si tratta solo di negozi chiusi e capi invenduti. In paesi come Myanmar, India, Indonesia, Lesotho, Haiti, Etiopia, El Salvador, Cambogia e Bangladesh, quasi l’80% dei lavoratori, è sull’orlo della povertà. Molti di loro confezionavano vestiti per grandi marchi mondiali e, adesso che la produzione è in crisi, le famiglie si ritrovano a dover combattere con la fame. Lo conferma uno studio condotto dal Worker Rights Consortium, organizzazione che monitora i diritti dei lavoratori dell’abbigliamento. Stando ai dati, i marchi di moda hanno annullato 15 miliardi di dollari di ordini da quando hanno chiuso i negozi. Inevitabilmente, le conseguenze ricadono sui lavoratori, gli stessi che hanno subito un calo degli stipendi del 21% circa.

Molti di loro non sono nemmeno in grado di far fronte alle spese necessarie al sostentamento della propria famiglia. Infatti, il 75% ha dichiarato di aver richiesto dei prestiti o di essersi comunque indebitato con qualcuno. Questo perché, se le poche fabbriche aperte riducono gli stipendi, quelle chiuse si rifiutano di pagare comunque i propri dipendenti, portando a licenziamenti di massa. Solo in Italia le aziende della moda-  riferisce Confindustria – hanno registrato negli ultimi tre mesi un calo del fatturato di circa -27,5% rispetto al 2019. La perdita totale si stima attorno ai 29 miliardi di euro.

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Ti è piaciuto questo articolo? Pensi sia importante che notizie e informazioni come queste vengano pubblicate e lette da sempre più persone? Sostieni il nostro lavoro con una donazione. Grazie.

Articoli correlati

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria