L’Italia avrà la più grande flotta di aerei da spionaggio elettronico d’Europa. Il governo italiano ha deciso di acquistare altri otto jet Gulfstream G-550 dotati di sistemi di spionaggio da Stati Uniti e Israele, in aggiunta ai due già in servizio. I velivoli saranno in grado di individuare, analizzare e disturbare qualsiasi impulso su un’area vastissima. Il costo di un aereo è di circa 60 milioni di euro, mentre quello dei sistemi di spionaggio supera i 400 milioni per ciascuno. Al momento sono stati stanziati 1.223 milioni, che basteranno per soli due velivoli completi: gli altri sei resteranno in attesa dei fondi per attrezzarli. Il costo finale dell’operazione dovrebbe aggirarsi sui cinque miliardi.
Finora, la politica estera italiana non ha preso posizioni decise nelle crisi del Mediterraneo. Ma il governo ha sottolineato la «trasversalità e imprevedibilità delle future minacce, quella terroristica in primo luogo, ma anche l’utilizzo di armi di distruzione di massa e l’instabilità regionale». Il programma, presentato dal governo Conte due settimane fa, mira quindi a rafforzare l’attività di intelligence nel Mediterraneo in previsione di minacce future.