Coca-Cola, Pepsi e Nestlé figurano per la terza volta di fila come i principali produttori della plastica che inquina il pianeta. Lo rivela Break Free From Plastic, nella sua attività annuale di pulizia e catalogazione dei rifiuti: dei 346.494 contenitori usa e getta raccolti dai 15.000 volontari sparsi in tutto il mondo, la maggior parte appartiene ai tre grandi marchi. Il primo posto spetta ancora a Coca-Cola, i cui imballaggi inquinano spiagge, fiumi e parchi di 51 su 55 nazioni prese ad esame. Con le sue 13.834 unità di plastica disperse, la Coca-Cola supera PepsiCo (5.155 unità) e Nestlé (8.633 unità). Record negativi che descrivono un “progresso zero” nella riduzione dell’usa e getta, reso più grave dal fatto che il 91% della plastica prodotta non è stata riciclata, finendo bruciata o dispersa nell’ambiente. Il report specifica che le bustine monouso (come quelle del ketchup o dello sciampo) sono il tipo di rifiuto più comunemente trovato, seguite dai mozziconi di sigaretta e dalle bottiglie di plastica.
I tre colossi si difendono dalle accuse: Coca-Cola afferma di aver introdotto sul mercato delle bottiglie interamente riciclate, Pepsi mira a ridurre del 35% la quantità di plastica vergine usata nella produzione prima del 2025 e Nestlé promette di raddoppiare gli sforzi per rendere i propri imballaggi biodegradabili. Semplicemente parole alle quali però ancora non sembrano seguire fatti.