La procura di Bergamo sta svolgendo le indagini preliminari sulla supposta negligenza delle autorità italiane nella gestione sanitaria della prima ondata di Covid-19. L’inchiesta è stata avviata per verificare l’eventuale coinvolgimento del ministero della Salute nella rimozione dal sito dell’Oms di un report pubblicato il 13 maggio scorso. Quest’ultimo denunciava il mancato aggiornamento del piano pandemico italiano, rimasto fermo all’epidemia di Sars del 2006. La rimozione sarebbe avvenuta su pressione di Ranieri Guerra, vicedirettore generale (tra il 2014 e il 2017) per le iniziative strategiche dell’Oms e membro della task force Covid-19 italiana.
L’Italia è stata il primo paese europeo ad essere travolto e l’obiettivo del documento era quello di evitare ad altri il disastro verificatosi in Lombardia. Un mese prima della sua pubblicazione, Guerra, ne ha condiviso i risultati con il ministro della Salute Roberto Speranza. Alcune mail inviate a maggio 2020 da parte di Guerra e di Hans Kluge (direttore regionale dell’Oms per l’Europa), inoltre, sembrerebbero suggerire un patto tra Oms e ministero della Salute per mantenere il rapporto segreto.
Ad oggi, il ministero della Salute ha negato ogni coinvolgimento. Se la procura di Bergamo dovesse accertare che l’Italia non ha aggiornato il proprio piano pandemico, tutti i ministri della Salute e i presidenti del Consiglio che si sono succeduti dal 2013, rischierebbero di essere processati.