Il bisonte europeo non è più una specie in via di estinzione. Lo ha annunciato l’IUCN, la più autorevole associazione per la conservazione della natura. Il numero di individui sta cominciando a crescere grazie a programmi di allevamento e di reintroduzione in habitat protetti, dopo essere quasi scomparso. Per questo l’unione ha ora aggiornato la propria classificazione dell’animale da “vulnerabile” a “quasi minacciata”.
Agli inizi del Novecento, il Bison bonasus, una specie eurasiatica mediamente più alta del bisonte americano, poteva essere trovato soltanto in cattività. Dopo la Seconda guerra mondiale è iniziato il progetto di ripopolamento: nel 2000 erano 1800 gli esemplari allo stato selvatico. L’anno scorso, però, il numero ha raggiunto 6200 individui in 47 mandrie disseminate in foreste della Polonia, della Bielorussia e della Russia.
Se per il momento il bisonte europeo sembra salvo, la IUCN avverte che altri animali sono in grave pericolo. 31 specie sono elencate come estinte e tutti i delfini d’acqua dolce sono ora minacciati. Attualmente, un totale di 128.918 specie di animali fanno parte di questo elenco, tra cui 35.765 a rischio di estinzione. Stessa sorte anche per la flora: un terzo delle querce di tutto il pianeta e gli alberi di macadamia selvatica, a causa di insetti invasivi, malattie e cambiamento climatico rischiano di sparire.