Sono stati liberati 334 studenti rapiti l’11 dicembre in un attacco armato in una scuola in Nigeria (a Kankara, nello stato nord-occidentale di Katsina), rivendicato dal gruppo terrorista islamista di Boko Haram. Lo ha confermato il governatore Aminu Bello Masari, aggiungendo che i ragazzi erano tenuti sotto sequestro nella foresta di Rugu, nel vicino stato di Zamfara, e saranno riportati presto a casa. Solo ieri Boko Haram aveva diffuso un video in cui un adolescente – circondato dai suoi compagni di scuola – diceva di essere tra i 520 studenti sequestrati da Boko Haram e chiedeva al governo di trovare un accordo con i sequestratori, evitando azioni militari. Il numero dei ragazzi sequestrati rimane poco chiaro. Una fonte anonima della sicurezza ha detto all’Afp che i rapitori hanno abbandonato i ragazzi nella boscaglia dopo aver preso il riscatto e alcuni studenti sono ancora in ostaggio.
Il termine Boko Haram significa “l’istruzione occidentale è proibita”. Il Daily Nigerian aveva riferito di un messaggio audio ricevuto dal leader di Boko Haram, Abubakar Shekau, nel quale l’uomo affermava che il gruppo aveva rapito gli studenti perché l’educazione occidentale è contro i principi dell’Islam. Per questo risulta preoccupante la chiusura a tempo indeterminato delle scuole in cinque stati nigeriani. Dieci scuole sono state chiuse proprio in seguito al rapimento degli studenti della Government Science Secondary School di Kankara.