Dopo averci lavorato per circa due giorni, la commissione di Bilancio approva la nuova Manovra finanziaria. A sorpresa, quest’ultima non prevedrà per ora la proroga del blocco degli sfratti. Ciò significa che, a partire dal 1 gennaio 2021 (data della decadenza della vecchia manovra), la situazione della casa diventerà molto grave. Infatti sono stati ritirati in commissione Bilancio alla Camera alcuni emendamenti proposti dal Pd, a firma Braga e Pellicani. Tra questi il blocco dello sfratto e quello che prevedeva il diritto per chi vive in affitto di pretendere la rinegoziazione del canone. Quindi, niente sconto sugli affitti e niente congelamento delle procedure di sfratto per altri tre mesi.
Senza interventi immediati a far fronte ai nuovi emendamenti, rischiano di finire in strada in tutta Italia 200mila persone, secondo i dati forniti da Unione Inquilini. Nella sola Firenze si prevedono più di mille sfratti in esecuzione. Un rischio che diventa ancora più grave se tutto questo accade durante una pandemia. Associazioni come Federcasa e Uniat e sindacati come Sunia (Cgil) e Sicet (Cisl), oltre a battersi per ripristinare la proroga dello sfratto, lamentano il fatto che tutto avviene in assenza di una soluzione: senza contributi affitto, ad esempio e senza un efficiente piano nazionale di edilizia residenziale pubblica che a lungo andare possa migliorare la situazione e togliere dalla strada molte famiglie.