martedì 5 Novembre 2024

La carne artificiale potrebbe arrivare sulle nostre tavole prima di quanto pensiamo

Potremmo mangiare carne “coltivata” prima di quanto pensiamo. Il 3 novembre, vicino a Tel Aviv, è stato inaugurato un ristorante chiamato The Chicken. Il luogo ha un aspetto ordinario, tranne che per un muro di vetro nero, attraverso il quale si può osservare il laboratorio dove persone in camice lavorano tra i bioreattori. È lì che producono il pollo “coltivato”: cellule vive del vero animale, allevate in una soluzione con i nutrienti necessari, che raddoppiano di volume ogni giorno. Niente contaminazioni batteriche, ormoni, antibiotici o terreni usati per coltivare mangimi e niente 130 milioni di polli macellati ogni giorno. Al momento SuperMeat, l’azienda che collabora con il ristorante, sta regalando (solo a chi riceve un invito) e non vendendo il pollo “coltivato”, poiché l’autorità di regolamentazione israeliana non ne ha ancora approvato la vendita.

Sarà questo il futuro. Tra le principali cause di emissione di gas serra, infatti, c’è la produzione della carne e per raggiungere gli obbiettivi stabiliti dall’accordo di Parigi, serve trovare una soluzione per limitare le emissioni. Per questo motivo, molte tra le start-up più promettenti stanno attirando grandi investimenti dai colossi dell’alimentazione, come la Cargill.

Tra i contro di questa transizione globale il prezzo della produzione: ogni hamburger “coltivato” costa circa 35 dollari (28,7 euro). Un prezzo elevato, ma già più accessibile rispetto ai 300.000 dollari del primo hamburger di manzo creato nel 2013.

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Ti è piaciuto questo articolo? Pensi sia importante che notizie e informazioni come queste vengano pubblicate e lette da sempre più persone? Sostieni il nostro lavoro con una donazione. Grazie.

Articoli correlati

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria