Secondo un nuovo rapporto, i 10 disastri meteorologici più costosi del 2020 hanno procurato danni assicurati per un valore di 150 miliardi di dollari (circa 122 miliardi di euro), superando la cifra del 2019 e anticipando un impatto a lungo termine del riscaldamento globale. Gli stessi disastri hanno causato almeno 3.500 decessi e oltre 13,5 milioni di sfollati. Il vero costo delle calamità è stato in realtà molto più alto, poiché la maggior parte delle perdite non era coperta da polizza assicurativa. Non a caso, il peso è ricaduto in modo sproporzionato sulle nazioni povere, come fa notare il conteggio dell’ente benefico Christian Aid, Counting the cost 2020.
I disastri meteorologici estremi, ovviamente, hanno afflitto l’umanità già da prima che il riscaldamento globale iniziasse a rovinare il sistema climatico del pianeta. Tuttavia, più di un secolo di dati satellitari su temperatura, precipitazioni e uragani non hanno lasciato dubbi sul fatto che il riscaldamento della Terra ne stia amplificando l’impatto.
La crescente frequenza e intensità dei disastri meteorologici naturali, coerente con le proiezioni dei modelli, ha reso la scienza dell’attribuzione in grado di assegnare un numero alla possibilità che un evento sia dovuto all’aumento della temperatura globale. Gli incendi che hanno distrutto il 20% delle foreste australiane, tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020, ad esempio, sono stati resi almeno del 30% più probabili, secondo la ricerca condotta da Friederike Otto.