La Cina e l’Unione Europea hanno concluso i negoziati per l’Accordo globale sugli investimenti, ponendo fine alle trattative durate sette anni. L’obiettivo dell’accordo è quello di consentire a Cina e UE un maggior accesso ai rispettivi mercati e una competizione equa. Prevede inoltre piena attuazione degli accordi di Parigi in materia di clima e ambiente. L’intesa è stata raggiunta durante una video conferenza tenutasi il 30 dicembre e co-presieduta dal presidente cinese Xi Jinping, dal presidente del Consiglio europeo Charles Michael, e dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Erano presenti anche la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Emmanuel Macron. L’accordo, che dovrà prima essere ratificato dal Parlamento UE, dovrebbe entrare in vigore nel 2023.
Nel raggiungimento dell’accordo, due questioni sono state maggiormente dibattute. La prima riguardava gli investimenti cinesi nel mercato energetico europeo, in particolare in quello nucleare. In base all’accordo, la Cina avrà un accesso limitato al settore dell’energia dell’UE. Le due parti attueranno progetti di cooperazione volti a combattere il cambiamento climatico. L’altra era la questione dei diritti dei lavoratori e dei diritti umani: la Cina è sospettata di sottoporre la minoranza degli uiguri a lavori forzati. L’intesa permetterà di regolare le imprese statali cinesi e la trasparenza nei sussidi. L’UE ha dichiarato che la Cina implementerà le convenzioni dell’Organizzazione internazionale del lavoro delle Nazioni Unite.