In Sicilia sono state scoperte quattro nuove specie di coleotteri, individuate da un gruppo di studiosi toscani ed emiliani in seguito ad una serie di ricerche portate avanti già da un decennio. Si tratta di specie endemiche, rilevate a monte San Calogero fra i comuni di Sciara, Termini Imerese e Caccamo, in provincia di Palermo. L’entomologo Calogero Muscarella racconta le diverse fasi della ricerca: innanzitutto si individua la microporzione di suolo più adatta nel versante idoneo di una montagna, ossia la grotta più promettente o una zona con la giusta copertura vegetale ed un ottimale grado di umidità; la velocità della sua individuazione è direttamente proporzionale all’esperienza dell’entomologo. In seguito si procede allo scavo ed al posizionamento di particolari trappole, spesso costituite da contenitori riempiti da un miscuglio di aceto, sale ed una sostanza attirante che risulta invece repellente per l’uomo. La terza fase consiste nel raccogliere chili e chili di terriccio, messi al vaglio in laboratorio al fine di identificare i suoi piccolissimi abitanti. Nella fattispecie sono stati individuati coleotteri prima sconosciuti, dai colori brillanti e privi di vista, dato che la luce non arriva nella profondità del suolo.
È in omaggio a Palermo ed alla Sicilia intera che una delle specie è stata battezzata ‘Typhloreicheia sanctaerosaliae‘, in onore di Santa Rosalia, protettrice del capoluogo e patrona della biodiversità.