La possibile crisi del governo italiano sembra legata ai tempi e ai contenuti del piano italiano per il Recovery Fund. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza, necessario per ottenere i fondi per rispondere alla crisi pandemica, dovrà essere presentato alla Commissione europea entro il 30 aprile del 2021. Le negoziazioni del Piano procedono con difficoltà: la prima bozza è stata contestata da Italia Viva, il partito guidato da Matteo Renzi, che fa parte della maggioranza. Non è chiaro quanto le difficoltà politiche tra il governo e Italia Viva siano legate solo ai contenuti del piano e quindi risolvibili con una mediazione. In base a come andrà la trattativa (già per domani sera è previsto il Consiglio dei ministri), diventerà più chiaro se si assisterà a una crisi di governo (e che risultati potrebbe avere).
Se il presidente del Consiglio dovesse decidere di dimettersi, sono diversi gli scenari possibili. Conte potrebbe ricevere un nuovo incarico da Sergio Mattarella per formare un terzo governo, oppure l’esito delle consultazioni potrebbe portare alla formazione di un governo con la stessa maggioranza ma con un nuovo presidente del Consiglio, o all’instaurazione di un governo tecnico o istituzionale. Conte potrebbe anche non dimettersi e optare per un rimpasto, modificando i ministri dell’attuale governo e chiedendo la fiducia alle Camere. Se in Parlamento non venisse raggiunta una maggioranza a sostegno di un nuovo governo, ci sarebbero le elezioni.