venerdì 22 Novembre 2024

Germania, per la prima volta l’energia da fonti rinnovabili ha superato quella fossile

In Germania, nel 2020, l’energia da fonti rinnovabili ha superato quella derivante da fonti fossili. Lo hanno evidenziato i dati preliminari dell’Agenzia di rete federale (BNetzA) e del gruppo di esperti di Agora Energiewende. Il nucleare e le fossili lignite, carbone, gas e petrolio, avrebbero prodotto 230 terawattora (TWh) contro i 255 delle rinnovabili. Leggermente diverso il parere dell’Istituto Fraunhofer ISE. Secondo il più grande centro europeo di ricerca sul solare, le fossili e il nucleare avrebbero generato 241 TWh contro i 247 delle fonti rinnovabili. Il 2020, inoltre, è stato l’anno in cui l’energia solare ha superato quella prodotta da tutte le centrali a carbone del paese. Gli esperti raccomandano però cautela. A causa della pandemia, l’anno appena trascorso, infatti, è stato tutt’altro che ordinario. Un calo record della produzione industriale e del consumo energetico, un inverno piuttosto mite e un rapido calo del carbone, sono solo alcuni dei fattori che potrebbero aver contribuito.

Il primo gennaio 2021, in Germania, è entrata in vigore la nuova legge per lo sviluppo delle rinnovabili. La riforma concretizza per la prima volta l’obiettivo della neutralità climatica fissato dal Green Deal europeo: zero emissioni nette entro il 2050. Invece, per raggiungere il 65% di rinnovabili entro il 2030 – ha spiegato il ministro dell’Economia Peter Altmaier – la legge prevede che il fotovoltaico raggiunga in dieci anni i 100 GW, l’eolico a terra arrivi a 71 GW, l’eolico offshore i 20 GW e la biomassa gli 8,4 GW.

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