Trump, a dieci giorni dalla fine del suo mandato, ha riportato Cuba nella lista degli Stati che appoggiano il terrorismo. Il provvedimento revoca la decisione presa dall’amministrazione Obama nel 2015 che aveva eliminato Cuba dalla lista sciogliendo uno dei nodi cruciali nel percorso intrapreso per riattivare le relazioni diplomatiche tra Washington e L’Avana. A questo punto, il percorso di Biden verrà intralciato dato che a causa di quest’ultimo provvedimento risulterà difficile riallacciare i rapporti con Cuba. Precedentemente, il New York Times aveva scritto che l’intenzione del Segretario di Stato Mike Pompeo era quella di attuare una mossa dell’ultima ora. L’embargo economico Usa già limitava fortemente la possibilità per i cittadini americani di fare affari o di visitare l’isola. Questa nuova mossa ostacolerà gli accordi commerciali con i paesi terzi su cui Cuba contava per importare beni essenziali e allontanare gli investitori stranieri dell’industria del turismo.
Trump ha inoltre dichiarato che inserirà i ribelli Huthi dello Yemen nella lista nera dei gruppi terroristici, cosa che secondo l’Onu “rischia di avere gravi ripercussioni umanitarie e politiche”. “Avrà un impatto negativo sulle importazioni di cibo e altri beni essenziali proprio mentre sempre più yemeniti stanno morendo di fame”, ha detto il portavoce Stéphane Dujarric. I ribelli yemeniti Huthi hanno risposto alla decisione Usa affermando che è proprio la politica del presidente americano Donald Trump a essere “terrorista”.