Alla ricerca di soluzioni alternative alla sperimentazione animale, un team di scienziati ha sviluppato dei mini cervelli artificiali che, almeno al momento, sembrano garantire ottimi risultati. Si tratta di organi in miniatura della grandezza di una capocchia di spillo, creati a partire dalle stesse cellule da cui è costituito il cervello e che consentono di studiare nel dettaglio anche il singolo neurone. Pubblicata nella rivista “Frontiers in Bioengineering and Biotechnology”, l’idea parte da due squadre svizzere di ricercatori del centro studi HEPIA e del dipartimento di bio e neuroingegneria del Wyss Center di Ginevra: non solo rivelano per la prima volta la struttura dettagliata dell’anatomia interna dei mini cervelli, ma prevedono anche una riproduzione sostenibile a livello economico. Si inaugura così un’autentica rivoluzione nella ricerca sugli organoidi: non ci sarà più bisogno di sezionare gli animali da laboratorio perché verrano usati i nuovi mini cervelli, creati a partire da cellule estratte da capelli o campioni di pelle. Essi verrano usati per studiare lo sviluppo celebrale, la diffusione di malattie e per sperimentare terapie: personalizzabili a seconda dei campioni prescelti, potranno altresì fornire schemi attendibili per prevedere le reazioni di un determinato organismo.
Innovativo è anche l’uso delle tecniche di microscopia elettronica, che consentono di esaminare minuscoli aggregati di cellule senza intaccarne o danneggiarne la costituzione, il tutto ad una risoluzione senza precedenti.