venerdì 22 Novembre 2024

Francia, 2 milioni di cittadini hanno fatto causa allo stato per “inerzia climatica”

Sbarca dinanzi al tribunale amministrativo di Parigi la denuncia contro lo Stato francese. L’accusa è di non aver agito per fermare il cambiamento climatico e la richiesta è che il tribunale ritenga lo stato responsabile del danno ecologico. Il dossier, che nell’Esagono è stato ribattezzato «L’Affaire du siècle» (Il caso del secolo), è stato lanciato da 4 associazioni attive nella difesa dell’ambiente – Notre affaire à tous, Greenpeace France, Fondation Nicolas Hulot e Oxfam France – e sostenuto da 2,3 milioni di firmatari in una petizione online. Il risarcimento richiesto dalle Ong ammonta alla cifra simbolica di € 1. La vittoria segnerebbe un passo importante  nella lotta per persuadere i governi a fare di più. 

“Lo stato deve agire attraverso politiche pubbliche. – spiega Cécile Duflot, ceo di Oxfam France – Senza decisioni a livello collettivo non potremo aver successo”. Le fa eco Jean-François Juillard, Direttore esecutivo di Greenpeace France: “Se ci sarà una sanzione, una condanna dello Stato francese, sarà molto complicato per il potere politico continuare a sostenere, che la Francia è un esempio da seguire, perché non saranno più solo organizzazioni come la nostra che dicono che non è così, ma una giurisdizione amministrativa francese”.

Il caso francese è cominciato nel dicembre 2018 quando le 4 Ong accusarono il governo di non aver ridotto le emissioni, in seguito ad una denuncia formale sostenuta da più di 2 milioni di persone.

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Ti è piaciuto questo articolo? Pensi sia importante che notizie e informazioni come queste vengano pubblicate e lette da sempre più persone? Sostieni il nostro lavoro con una donazione. Grazie.

Articoli correlati

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria