domenica 22 Dicembre 2024

Oms, vaccini accumulati nei paesi ricchi ai danni dei poveri: rischio “catastrofe etica”

L’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato che l’equa distribuzione dei vaccini contro il coronavirus è a “serio rischio“. Il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha affermato che “la recente comparsa di varianti a rapida diffusione rende il lancio rapido ed equo dei vaccini tanto più importante”. Ma ha aggiunto che questa distribuzione potrebbe facilmente diventare “un altro mattone nel muro per la disuguaglianza tra i ricchi e i non abbienti“.

Più di 39 milioni di dosi di vaccini sono state somministrate in almeno 49 paesi a reddito più alto, a differenza delle sole 25 dosi consegnate ad un paese con reddito basso. “Il prezzo di questo fallimento sarà pagato con vite e mezzi di sussistenza nei paesi più poveri del mondo. Non è giusto che gli adulti più giovani e più sani nei paesi ricchi vengano vaccinati prima degli operatori sanitari e degli anziani nei paesi più poveri”. Alcuni paesi e aziende hanno parlato di accesso equo, ma in realtà continuano a dare la priorità agli accordi bilaterali aggirando Covax. Covax, schema globale istituito per garantire un accesso equo ai vaccini per tutti i paesi del mondo, entro la fine del 2021 cercherà di fornire 2 miliardi di dosi di vaccini. L’Oms ha invitato i paesi più ricchi, accusati di aver accumulato più vaccini del necessario, a condividere una parte di quei vaccini con Covax, in modo che possa poi ridistribuirli ai paesi più poveri.

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Ti è piaciuto questo articolo? Pensi sia importante che notizie e informazioni come queste vengano pubblicate e lette da sempre più persone? Sostieni il nostro lavoro con una donazione. Grazie.

Articoli correlati

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria