È ufficiale: camminare aggiunge anni alla nostra vita e la migliora notevolmente. Da tempo, molti studi si occupano degli effetti che il camminare ha sulla salute dell’uomo. La ricerca “Association of Daily Step Count and Step Intensity With Mortality Among US Adults” condotta tra il 2003 e il 2006 – ha monitorato 5ooo individui tra uomini e donne, alcuni anche affetti da obesità, ognuno dei quali ha utilizzato il pedometro per una media di 14 ore al giorno. I risultati dello studio, pubblicati solo di recente, hanno rivelato che, nelle persone le quali percorrevano 8.000 passi al giorno, c’era un rischio di mortalità di gran lunga inferiore – il 51% in meno -, rispetto quelle che percorrevano 4.000 passi.
Il movimento fisico, non solo ginnastica e palestra, aiuta a mantenersi sani e forti. Basta anche il minimo indispensabile per il proprio benessere. Lo studio infatti, registrando l’attività fisica di alcuni soggetti mentre camminavano tranquillamente anche solo per recarsi a lavoro, ha rilevato l’assenza di una correlazione tra camminate intense e abbassamento del tasso di mortalità. Ciò significa che, anche semplici passeggiate o il movimento che si fa nello svolgere mansioni domestiche in casa, può fare la differenza. Non solo. Uno studio condotto da ricercatori cinesi su 64 pazienti, ha osservato quanto una passeggiata veloce dopo cena sia un toccasana per chi soffre di steatosi epatica ( più comunemente nota come “fegato grasso”) e quindi per la funzione epatica.