Almeno 43 migranti hanno perso la vita in un naufragio al largo delle coste della Libia. Il barcone era partito dalla città di Zawiya e, poco dopo, affondato a causa del maltempo. Almeno 10 migranti, sono sopravvissuti e sono stati riportati a terra dalle autorità libiche.La Libia funge da importante punto di partenza per i migranti che sperano di raggiungere l’Europa. Dal 2014, più di 17.000 persone, che hanno lasciato le coste libiche, sono morte annegate. La rotta del Mediterraneo centrale è descritta come la più pericolosa al mondo. Da febbraio 2017, almeno 36.000 persone sono state intercettate dalla Guardia costiera libica e rimpatriate in Libia, Paese che viene definito “l’inferno”.
Nel 2020 sono arrivati in Europa poco più di 94.000 migranti. Il Paese che ha accolto il maggior numero di stranieri risulta essere la Spagna, con oltre 41.000 arrivi, seguita dall’Italia, con più di 31.100 sbarchi, dalla Grecia, con oltre 15.500 arrivi, da Malta, con quasi 3.000 sbarchi, e da Cipro, con poco meno di 1.000 arrivi. Il numero di morti in mare nel 2020 ammonta a 1.152. Tali numeri segnano una diminuzione rispetto alle cifre 2019, quando arrivarono in territorio europeo oltre 126.663 stranieri, e persero la vita nel Mediterraneo 1.885 migranti. In base a quanto riferito dal Ministero dell’Interno, nel 2020 sono stati circa 31.000 i rifugiati che hanno cercato di raggiungere l’Italia, un netto aumento rispetto ai quasi 10.000 del 2019.