Il gigante dell’aviazione Boeing ha annunciato un progetto ambizioso, che mira ad usare aerei 100% ecologici entro il 2030. Un primo passo in tale direzione sarebbe stato già effettuato nel 2018, quando la compagnia ha inaugurato il primo volo commerciale al mondo interamente alimentato da biocarburanti con il cargo modello FedEx Corp 777. Boeing non è l’unico colosso che ambisce a ridurre le emissioni di CO2 tramite il brevetto di nuovi aeromobili, obiettivo che interessa fortemente anche Airbus SE, la rivale europea. Si prospetta una vera competizione che verterà su diverse sfide, soprattutto di ordine tecnico: cruciale sarà ad esempio la messa in sicurezza dei voli stessi, per cui sarà necessario prendere misure adeguate ad ovviare i cambiamenti legati all’uso delle nuove fonti di alimentazione, ottenute da materie di origine naturale quali l’olio vegetale ed i grassi animali.
Ridurre l’impatto ambientale causato dai combustibili fossili è definito da Boeing come “la sfida del secolo”. Intento indubbiamente nobile, dietro cui potrebbe però nascondersi una mera opera di greenwashing, l’ecologismo di facciata che crea un’immagine ingannevole al fine di distogliere l’attenzione da eventi negativi che hanno intaccato la reputazione della compagnia. Sarebbe un dubbio legittimo, considerando soprattutto le ultime vicende del colosso americano: si ricordino in primis le due tragedie aeree, le polemiche dovute alle carenti misure di sicurezza ed il recente crollo delle quotazioni in borsa.