domenica 22 Dicembre 2024

Scuola, in tutta Italia crescono le occupazioni contro la didattica a distanza

In diverse città d’Italia molti studenti si sono mobilitati per chiedere la riapertura delle scuole e il ritorno in presenza, in piena sicurezza. Una protesta che non si oppone soltanto alla didattica a distanza come metodo di insegnamento, ma che si basa su una visione globale: obiettivo il rientro a scuola e una revisione di come essa è stata concepita.

A Milano è andata in scena, due giorni fa, la decima occupazione degli ultimi giorni. Questa volta ad essere teatro della protesta degli studenti è il liceo Einstein, dove un gruppo di studenti e studentesse è entrato nell’istituto per seguire le lezioni. A Padova è stato preso di mira l’ex Provveditorato, occupato per la seconda volta in pochi giorni. A Vicenza, la chiusura delle scuole ha portato alla mobilitazione di un corpo eterogeneo composto da professori, genitori e studenti (sotto la guida del coordinamento studentesco Altovicentino). L’unione ha prodotto un comunicato, firmato da più di 300 persone, con le seguenti richieste: un servizio di trasporto pubblico degno, sorveglianza sanitaria efficiente all’interno delle scuole, riduzione del numero di studenti per classe, più spazi e più docenti.

È interessante notare come spesso gli studenti provino anche a fornire soluzioni. È il caso di Treviso dove i ragazzi hanno occupato l’ex Provveditorato, che è vuoto, per denunciare l’esistenza di tanti spazi inutilizzati che potrebbero garantire maggiore distanziamento. 

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Ti è piaciuto questo articolo? Pensi sia importante che notizie e informazioni come queste vengano pubblicate e lette da sempre più persone? Sostieni il nostro lavoro con una donazione. Grazie.

Articoli correlati

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria