I fiori alpini potrebbero estinguersi dopo la scomparsa dei ghiacciai mentre altre specie, più competitive, colonizzeranno il terreno. Lo afferma una ricerca pubblicata su Frontiers in Ecology and Evolution. I ricercatori hanno scoperto che fino al 22% delle specie studiate su quattro ghiacciai delle Alpi italiane, scomparirebbe dall’area una volta che i ghiacciai se ne saranno andati.
Secondo Gianalberto Losapio, ecologo della Stanford University che ha guidato la ricerca, piante endemiche come la sassifraga muschiosa, la sassifraga di montagna viola e il crescione amaro dalle foglie di mignonette si estingueranno probabilmente 150 anni dopo la scomparsa dei ghiacciai. Gli ambienti proglaciali, infatti, sono altamente sensibili al riscaldamento globale e le specie di montagna hanno bisogno di spostarsi in habitat ad altitudini maggiori mentre il clima si riscalda. Tuttavia non c’è più spazio per farlo.
I ghiacciai si stanno ritirando a ritmi senza precedenti. I ricercatori hanno scoperto che il fenomeno ha colpito il 51% delle specie: tra queste il 29% prospererebbe, mentre il 22% potrebbe affrontare l’estinzione locale. Le piante alpine sono una parte fondamentale degli ecosistemi montani e la loro scomparsa potrebbe portare ad altre estinzioni locali.
Secondo Losapio, oltre a lavorare per ridurre le emissioni, educare le persone e sensibilizzare sui fragili ecosistemi montani potrebbe aiutare a proteggere questi ambienti. Sarebbe anche utile incoraggiare le persone a restare sui sentieri ed a non costruire ulteriori piste da sci.