I cambiamenti climatici minacciano di modificare totalmente la vita in molte aree del pianeta: desertificando alcune zone, sommergendone altre e spingendo flora e fauna verso nuove latitudini. Lo stesso equatore climatico, sembra destinato a spostarsi entro la fine del secolo, mettendo a rischio la biodiversità e causando effetti imprevedibili sulle risorse idriche e alimentari di tutto il pianeta. È quanto emerge da un nuovo studio di un team di ricercatori della University of California di Irvine, pubblicato su Nature Climate Change.
Lo studio ha utilizzato 27 modelli climatici per prevedere come il riscaldamento globale influenzerà gli spostamenti della zona di convergenza intertropicale (situata in prossimità dell’equatore, in cui confluiscono venti australi e boreali, determinando abbondanti precipitazioni). Anche oggi questo equatore climatico non è fisso, ma si sposta periodicamente determinando l’alternarsi delle stagioni delle piogge. Il suo slittamento però, potrebbe modificare l’equilibrio di quest’alternanza e gli ambienti circostanti.
Stando all’analisi dei ricercatori californiani, entro la fine del secolo, la zona di convergenza intertropicale è destinata a spostarsi in modo marcato e frastagliato. L’equatore climatico salirà verso nord in alcune aree dell’emisfero orientale (dove sono situati Africa, Asia ed Europa). Questa situazione aumenterà il rischio di desertificazione nelle aree sud orientali del continente africano e di quello americano. Mentre nel sub continente indiano si verificherà un aumento delle alluvioni. Le ripercussioni che si affronteranno, non saranno limitate esclusivamente alle aree tropicali direttamente interessate.