Se si riducessero del 25% gli sprechi alimentari, circa 4 milioni di poveri riuscirebbero a mangiare anziché chiedere pacchi alimentari o pasti gratuiti, come accaduto durante l’emergenza. Lo ha affermato Coldiretti per la Giornata nazionale contro lo spreco alimentare.
Le categorie più deboli dei nuovi indigenti sono i bambini al di sotto dei 15 anni (21%), gli anziani sopra i 65 (9%) e i senza fissa dimora (3%). Nel 2020 è stato sprecato cibo per 5,2 mln di tonnellate, pari a un valore di € 9,7 mld.