Si chiama Blue Check Homes ed è stato creato da un’artista di San Francisco per indicare che un “autentico personaggio pubblico” vive in una determinata residenza. A poco tempo dall’annuncio dell’artista, avvenuto sui social sabato scorso, il tweet ha raccolto rapidamente quasi 20.000 mi piace e migliaia di risposte che vanno dall’incredulità alla totale serietà.
L’emblema architettonico appena lanciato costa 2.999,99 dollari e ovviamente non è per tutti. Per poter richiedere il servizio, si spiega sul sito bluecheckhomes.com dovete essere “opinion leader, influencer, autori, giornalisti, funzionari governativi, atleti, allenatori” o almeno attori o personaggi di successo. Nonostante questo, il sito ha ottenuto 495 richieste di persone che vorrebbero intonacare i segni blu dell’app sulla parte anteriore delle proprie case.
L’idea vi convince?
L’auspicio è che la risposta sia no ed in effetti, quella appena descritta, è un’iniziativa satirica allo scopo di mettere a nudo una delle tante debolezze della dimensione digitale. Il progetto è dell’artista Danielle Baskin e talmente tante persone l’hanno presa sul serio che è stata costretta ad aggiungere sul sito una pagina in cui spiega che si tratta solo di uno scherzo.
La verifica di Twitter è uno status symbol a sé stante che inevitabilmente genera forti reazioni: invidia, disprezzo o disperazione per citarne alcuni. Così l’artista Danielle di San Francisco ha posto una sorta di esperimento sociale sull’estensione del principio al settore immobiliare.