Il prossimo Dpcm dovrà rivedere la norma che prevede l’obbligo di indossare la mascherina a scuola per i bambini di età compresa tra 6 e 11 anni, lo ha deciso il Tar del Lazio accogliendo il ricorso presentato da un gruppo di genitori. La sentenza stabilisce che il Dpcm del 3 novembre 2020, con il quale venne previsto l’obbligo di mascherina a scuola, venne scritto senza rispettare il parere elaborato dal Cts (Comitato tecnico scientifico) «senza tuttavia motivare alcunché sulle ragioni» e «il medesimo vizio appare perpetuato nei successivi Dpcm in assenza di un supporto istruttorio differente e/o prevalente». Secondo il Tar, il Cts non consigliò al governo di imporre l’uso indiscriminato della mascherina ai bambini, affermando viceversa che «la mascherina può essere rimossa in condizione di staticità (bambini seduti al banco) con il rispetto della distanza di almeno un metro e l’assenza di situazioni che prevedano la possibilità di aerosolizzazione, come ad esempio il canto».
L’obbligo dell’uso della mascherina anche in classe, specifica la sentenza, rimarrà in vigore fino al 5 marzo, giorno di scadenza dell’attuale Dpcm «in ossequio al principio di precauzione», ma nel prossimo Dpcm il governo dovrà rivedere la norma. La sentenza del Tar ha carattere esecutivo e dovrà quindi essere rispettata, salvo ricorso al Consiglio di Stato da parte del governo o revisione del parere da parte del Cts.