Nei resti di denti conservati nel permafrost siberiano è stato isolato il DNA più antico mai ritrovato fino ad oggi, appartenenti a un mammut vissuto 1,6 milioni di anni fa. Non solo, i resti di DNA genomico ha permesso di scoprire una nuova specie di mammut fino ad oggi sconosciuta, denominata mammut delle steppe, una specie europea che i ricercatori ritengono sia antecedente ai mammut lanosi e ai mammut colombiani (Mammuthus columbi) e che avrebbe dato origine alla successiva specie nordamericana. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica Nature. «Non possiamo affermare con certezza che sia una specie diversa – scrivono i ricercatori – ma sembra proprio che lo sia». Anche se il campione analizzato proviene dalla Russia, si sospetta che il suo lignaggio sia rimasto isolato da altri mammut delle steppe nel Nord America. Una scoperta importante perché suggerisce che antiche specie possano essersi incontrate e mescolate per ibridazione quando l’espansione dei ghiacci permise loro di trasferirsi dai continenti originari. «L’idea che nuove specie possano formarsi mescolandosi – e non solo scindendosi da una singola specie madre – sta guadagnando terreno tra i biologi evoluzionisti. Ma questa è la prima prova di “speciazione ibrida” dal DNA antico», concludono i ricercatori.
Fino ad oggi il DNA più antico isolato apparteneva all’osso di una gamba di cavallo che era vissuto tra i 560.000 a 780.000 anni fa.