In alcuni Länder tedeschi si stanno predisponendo dei centri di detenzione per coloro che, dopo essere stati esposti al covid-19, si rifiutano di rispettare la quarantena. Gli individui verranno portati all’interno di questi centri e vi rimarranno finché non saranno dimessi. Il tutto grazie al dispiego delle forze dell’ordine, che sorveglieranno le stanze adibite a tal proposito. Al momento sono già quattro i Länder che si stanno muovendo in tal senso: Sassonia, Brandeburgo, Baden Wurttemberg e Schleswig-Holstein. In particolare, il 2 febbraio lo Schleswig-Holstein ha ufficialmente aperto un centro di detenzione nella città di Neumünster, affermandosi come primo stato federato ad aver reso tale struttura operativa. Tali misure, però, non sono state esenti da critiche. In tal senso, la deputata Joana Cotar ha rilasciato un tweet molto critico nei confronti di questo modo di operare. “Qualcuno deve aver letto troppo Orwell qui ed ha detto: fantastico, facciamolo!”, ha scritto la deputata tedesca. Tuttavia, secondo il Dr.Christoph Degenhart, esperto in diritto amministrativo, le misure sarebbero totalmente lecite in quanto previste dallo scorso decreto per l’emergenza sanitaria stipulato dal Bundestag, il parlamento federale tedesco.
Tutto ciò si aggiunge al lockdown indetto in Germania il 16 dicembre che, come dichiarato recentemente dalla Cancelliera tedesca Angela Markel, continuerà fino al 7 marzo prossimo. Dunque, la politica tedesca nei confronti della pandemia si conferma essere estremamente rigorosa.