domenica 22 Dicembre 2024

Da 500 anni stiamo ancora cercando di disegnare una mappa della Terra attendibile

Fu il matematico del XVI secolo Gerardo Mercatore, il primo a realizzare un planisfero dopo aver inventato il sistema di proiezione cartografica della Terra. Eppure, la proiezione del cartografo, distorce drasticamente le dimensioni e la forma dei continenti e, tutt’oggi, non si ha un metodo preciso di rappresentazione. Dopo numerosi tentativi, un gruppo di ricercatori dell’Università di Princeton – con a capo il professore di astrofisica J. Richard Gott-, ha sviluppato una nuova proiezione cartografica che mostra il nostro pianeta nel modo più accurato possibile. Gli studiosi hanno utilizzato una proiezione azimutale equidistante, la quale rappresenta i due emisferi terrestri separati l’uno dall’altra. La mappa riporta l’Antartide e l’Australia, gli oceani e le distanze tra i poli, in modo molto più accurato rispetto alla maggior parte delle altre mappe.

Infatti, il sistema cartografico di Mercatore – tutt’oggi presente nelle scuole e utilizzato da Google Maps così come da altri servizi online – presenta diversi errori. Il primo riguarda l’Alaska che, rappresentata grande quanto gli Stati Uniti, in realtà corrisponde ad un terzo di questi. Il secondo, vede la Groenlandia più o meno delle stesse dimensioni dell’Africa ma, quest’ultima, è ben 14 volte più grande. Anche l’Europa – escludendo la Russia – appare un po’ più grande del Sud America, eppure questo è il doppio del continente europeo. Infine l’Antartide, che sembra molto grande, in realtà è il secondo continente più piccolo della Terra.

L'Indipendente non riceve alcun contributo pubblico né ospita alcuna pubblicità, quindi si sostiene esclusivamente grazie agli abbonati e alle donazioni dei lettori. Non abbiamo né vogliamo avere alcun legame con grandi aziende, multinazionali e partiti politici. E sarà sempre così perché questa è l’unica possibilità, secondo noi, per fare giornalismo libero e imparziale. Un’informazione – finalmente – senza padroni.

Ti è piaciuto questo articolo? Pensi sia importante che notizie e informazioni come queste vengano pubblicate e lette da sempre più persone? Sostieni il nostro lavoro con una donazione. Grazie.

Articoli correlati

Iscriviti a The Week
la nostra newsletter settimanale gratuita

Guarda una versione di "The Week" prima di iscriverti e valuta se può interessarti ricevere settimanalmente la nostra newsletter

Ultimi

Articoli nella stessa categoria