Ancora nessun uomo è mai sbarcato su Marte, né si ha una data precisa su quando potrà avvenire il primo tentativo, ma è già pronto il piano urbanistico che dettaglia come potrà essere la prima “colonia” umana sul pianeta rosso, prevedendo come le persone potranno sopravvivere e perseguire l’autosufficienza alimentare ed energetica dalla Terra nonostante l’assenza di un’atmosfera respirabile e di acqua, se non in forma ghiacciata e con ogni probabilità radioattiva. Il progetto – presentato da una società di architettura e design di nome Abiboo – prevede ogni dettaglio, compreso il numero di abitanti che potrà essere ospitato (250 mila) e il nome della città: Nuwa, dal nome di una divinità cinese. Scienza o fantascienza che sia, è interessante scoprire come si prevede che il pianeta potrà essere abitato.
Il luogo dove costruire la città è stato individuato insieme a un team si scienziati di nome SONet: sorgerà tra gli scogli della parete rocciosa marziana Tempe Mensa, nella regione di Tharsis di Marte. Qui la colonia sarà al riparo dai fortissimi venti e i residenti potrebbero dedicarsi alle proprie attività – tra cui l’agricoltura -, senza rischiare di essere eccessivamente esposti alle radiazioni.
Nüwa sarà una città sviluppata in verticale, organizzata in terrazze e collegata da ascensori. Ai suoi piedi si prevede la collocazione di grandi padiglioni destinati all’interazione sociale, i quali saranno costruiti in pelle traslucida, per permettere agli umani non solo la vista sul paesaggio marziano, ma anche di ricevere la giusta quantità di luce per la sopravvivenza. Questi ambienti saranno protetti dalle radiazioni grazie al materiale che verrà ricavato dagli scavi nella scogliera, il quale verrà collocato sopra i tetti. Una strategia che garantirà una piena riciclabilità, ovvero la base per una città sostenibile. Inoltre, a valle saranno costruiti ospedali, scuole, università, aree commerciali, centri sportivi e culturali, collegati tra loro da shuttle e da una rete ferroviaria.
Chi vorrà lasciare la Terra per trasferirsi su Marte, dovrà acquistare un biglietto di sola andata da 300mila dollari che comprenderà il viaggio, un appartamento di 25-35 metri quadrati, il pieno accesso alle strutture pubbliche, l’iniziale approvvigionamento di cibo e un contratto di lavoro. Quest’ultimo vincolerà il cittadino a impiegare dal 60 all’80% del suo tempo nel mantenimento e nel buon funzionamento della città. Il progetto prevede infatti che Nüwa richiederà rifornimenti alla Terra soltanto per un limitato periodo di tempo, fino a quando non riuscirà a diventare autosufficiente e a produrre autonomamente materiale da costruzione e cibo. Gli abitanti della città marziana dovranno quindi imparare il prima possibile a coltivare e a sfruttare rocce e metalli presenti sul pianeta, in quanto non sarebbe possibile un continuo rifornimento dalla Terra. Un progetto a tutto tondo e ben dettagliato, insomma. I tempi? L’intenzione – secondo un portavoce di Abiboo – è quello di popolare la città marziana con i primi coloni, entro il 2100.
[di Eugenia Greco]